Nel Medioevo la Via dei Monti era da annoverare tra gli itinerari che, di contro allo stato di abbandono delle strade romane, continuavano a esistere e a conservarsi in virtù del loro essere praticati da pellegrini, viandanti e mercanti.
Oggi, in corrispondenza di Borghetto di Vara, la sua traccia va a sovrapporsi all’andamento della strada Aurelia ma poi si perde nella piana tra il fiume Vara e il torrente Pogliaschina, cancellata dall’urbanizzazione.
Questi antichi percorsi erano costellati da punti di transito che avevano in sé quelle peculiarità che li rendevano passaggi obbligati, intrecciando la propria storia a quella del viaggiare. Borghetto di Vara nasce nel XIII secolo, quando vi si insediano coloni dalla vicina Brugnato, attratti dalla posizione strategica del luogo. Questa identità originaria sarà determinante nel definirlo come luogo di sosta, attraversamento, ospitalità. Nel tempo si doterà di un ospitale dedicato a Santa Maria Maddalena, dipendente dalla pieve di Zignago e della prima stazione di posta che si incontrava provenendo dalla Spezia in direzione Genova.
Le cronache tramandano che anonimi e illustri viaggiatori sono passati di qui, tra di loro vanno annoverati Mazzini, Wagner e Vittorio Emanuele II di Savoia. L’11 luglio 1809 papa Pio VII, prigioniero dei Francesi e diretto oltralpe, sosta in paese nella casa della famiglia Di Chero. Il 25 settembre 1912 attorno a mezzogiorno Guglielmo Marconi è vittima di un grave incidente stradale poco fuori dell’abitato e riporta una grave ferita all’occhio destro.