Seguendo un tragitto lineare oltre la porta di San Martino, la Via dei Monti raggiungeva la piana di San Rocco, da dove prendeva avvio anche l’antico itinerario che conduceva a Piacenza passando per San Nicolao e il passo delle Cento Croci. Un reticolo di altre strade si innestava su queste direttrici principali, garantendo ai centri costieri e dell’entroterra la possibilità di uscire dall’isolamento.
Partendo in prossimità del ponte che venne rifatto alla fine del XVI secolo, la Via dei Monti si articolava e frammentava in diversi percorsi che convergevano a Monte Bardellone e consentivano di valutare quale intraprendere in base alle tante situazioni, esigenze e condizioni che potevano prospettarsi. Un tracciato saliva a Chiesanuova, che ha plasmato la propria struttura urbana sull’andamento della mulattiera, un altro, in parte ancora acciottolato, giungeva sotto al castello di Celasco transitando davanti alla chiesetta di San Bartolomeo.
Un terzo tracciato ipotetico, probabilmente il più importante ma non documentato, doveva andare in direzione del torrente Ghiararo, forse guadato da un attraversamento nel suo punto più stretto. Poco lontano iniziava la salita di Piè dell’Erta, nella località San Gottardo, per raggiungere Ceula – Montale. Oggi, per arrivare all’inizio della mulattiera, è necessario seguire per un tratto la strada asfaltata.