La via dei Monti o de Pontremolo, qui conosciuta anche come via di Levanto, favorì per secoli lo sviluppo economico della valle di Rossano, ricalcando antichi tratturi e mulattiere (o strade di transumanza) già in uso nelle epoche preistoriche per la presenza di tribù liguri che qui hanno lasciato evidenze archeologiche e una singolare toponomastica. Numerosi storici fanno derivare il toponimo Rossano da antiche divinità naturalistiche (Rubacotius, Rubacaustus, Rubacasco, Robeoni); lo stesso è stato trasformato dapprima in “Roggiano” e successivamente in “Rossano”.
Valle è il punto di arrivo e partenza della Via dei Monti in direzione della Val di Vara. Dell’importanza del percorso sono testimoni in particolare due antichi ponti ad unica arcata a mezzora di cammino dall’abitato. All’interno del borgo sono significativi alcuni simboli arcaici mescolati ad altri più recenti che ricordano la convivenza di più culture, in alcuni casi, mescolate tra loro. E’ documentata una “casa con Corte” detta Castello, da identificare alla sommità del paese.
Al di sotto dell’abitato il sito di Aravecchia ricorda la presenza di un antico insediamento; a poca distanza, isolata nei campi, la chiesa di San Giovanni Battista rappresenta una importante testimonianza del radicamento del cristianesimo nel territorio. Da segnalare sopra Valle i borghi di Chioso e Montelama con alcuni interessanti esempi di pregevole edificato rurale. A Paretola, a metà del cammino fra Valle e Chiesa, il piccolo oratorio di San Genesio, notevolmente rimaneggiato, testimonia la religiosità profonda della comunità locale. Da qui è possibile raggiungere Bosco, antico insediamento incastonato in una stretta valle che risale all’Alta Via dei Monti Liguri.
Il comprensorio di Rossano, tradizionalmente legato a pastorizia e agricoltura con l’allevamento della antica razza di pecora zerasca, costituisce una entità demo – territoriale fortemente conservativa con la sopravvivenza di tradizioni e riti che riconducono ai popolamenti liguri di altura. Sono tali in particolare il Carnevale e il canto del Maggio.
